Lanciata la ricostruzione di S. Nicholas, unica chiesa distrutta dall’attacco del 9/11,

GREEK CHURCH St.Nicholas New York

Si è tenuta sabato la cerimonia di benedizione sul luogo dove risorgerà la chiesa di San Nicholas, chiesa della tradizione Greco Ortodossa, unico luogo religioso distrutto dall’attacco dell’11 settembre a New York.

La chiesa era base di una congregazione di circa 70 famiglie e con i suoi rintocchi di campana offriva forse un po’ di sollievo nel centro della finanza. La ricostruzione partirà nel 2016, anno che coincide anche con il 100° anniversario della chiesa, e gli ufficiali sperano che tornerà a fornire quel calore all’anima entro il 2017. La chiesa ha raccolto finora 7 milioni di dollari dei 38 necessari.

I piani per la ricostruzione di questo edificio avevano subìto uno stallo per un contenzioso con la Port Authority di New York, che si occupa della ricostruzione a Ground Zero. Grazie ad un accordo stipulato con il governatore di New York Andrew Cuomo però, nel 2011 la chiesa ha accettato di abbandonare la sua querela in cambio di costruire su un sito più ampio. Il progetto è di Santiago Calatrava – autore anche del vicino World Trade Center Transportation Hub – che afferma di aver trovato l’ispirazione dalla Basilica di Santa Sofia e dalla Chiesa del Santissimo Salvatore in Chora, che si trovano entrambe a Istanbul.

La nuova struttura di ispirazione bizantina, che si chiamerà St. Nicholas National Shrine (Santuario Nazionale di San Nicola), sarà all’angolo fra Liberty e Greenwich Street, di fronte alle cascate National September 11 Memorial. Grazie alla fusione di pietra e vetro e di alcuni proiettori LED “brillerà dall’interno verso l’esterno”, dice Rev. Evagoras Constantinides, portavoce della chiesa. Il suo volume di quasi 1250 metri quadrati potrà contenere 150 persone e conterrà anche uno spazio interreligioso per la riflessione e  la meditazione.

Dopo gli attacchi “la chiesa non c’era” ricorda l’Arcivescovo Demetrios, leader spirituale dei cristiani greco-ortodossi d’America: c’era “un foro, con una profondità di 2, 3 metri.” Nonostante questo alcuni articoli della vecchia chiesa sono stati recuperati – tra cui una campana schiacciata, un candelabro, un paio di Bibbie, candele sfigurate e due icone – e saranno esposti nella nuova chiesa. Le reliquie di San Nicola invece non sono mai state recuperate.

Sarà un’ “iconica casa di culto” ha detto durante la cerimonia Patrick J. Foye, nominato direttore esecutivo della Port Authority all’inizio di quest’anno. “È stato facile da promettere, ma difficile da fare.” gli ha fatto eco l’ex-governatore di New York George E. Pataki (che era in carica al tempo dell’attacco alle Torri), che ha preso la parola dopo lo svolgimento della cerimonia. “Sarà un rifugio per le persone bisognose di conforto spirituale, indipendentemente dalle loro convinzioni o credo specifico” ha detto Demetrios.

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Fonti: Religion News | New York Times

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